Come arredare un bow window: 5 idee per sfruttare uno spazio magico
Dal fascino antico, la finestra circolare si presta ad accogliere letture, pranzi e, perché no, anche il lavoro. Reso più piacevole dalla vista
È un po’ come un balcone, però dotato di soffitto e chiuso da vetri. Volendo spiegare che cosa sia un bow window a un bambino o comunque a qualcuno che non ne abbia mai visto uno, il paragone con un terrazzino è tra i più immediati. Poi, certo, le differenze saltano all’occhio. Tanto per cominciare, non si tratta in realtà di uno spazio all’aperto e, per bene che vada, sono solo le vetrate a lasciare entrare l’aria. Poi, come si è detto, è coperto – ma questo vale anche per certi terrazzi – e di profondità generalmente ridotta.
Quello che lo differenzia dalla maggior parte degli spazi outdoor è poi di non avere porte che lo separino dal resto della stanza in cui si trova. Infatti, ne è una parte integrante. Come dice il nome inglese, italianizzato in bovindo, si tratta insomma più di una finestra che di un locale. Propriamente, di una finestra ad arco, inserita in un muro curvo aggettante rispetto a quello perimetrale della casa.
La differenza tra bow window e bay window
Lo spazio che vetrate e pareti disegnano in terra non è granché, spesso così limitato da consentire appena l’inserimento di una panca. Non sempre poi disegna una curva. In quelli che i più puntigliosi chiamano bay window le vetrate non seguono un andamento semicircolare, ma quadrangolare o comunque poligonale. Viste le esigenze strutturali e stilistiche, anche in questo caso la superficie calpestabile è di solito minima. In fondo, si tratta pur sempre di una struttura che fuoriesce da una facciata e con essa deve comunque armonizzarsi.
Nata nel medioevo, ma affermatasi molti secoli dopo, in epoca vittoriana, la finestra a bovindo ha mantenuto intatto il proprio fascino, legato alla possibilità di affacciarsi sul mondo pur restando chiusi in casa. Oltretutto protetti dietro a una vetrata. Questa, va detto, regala alla stanza una luminosità impagabile.
E proprio per sfruttarne vista e luce, il bow window viene spesso usato come spazio di lettura e relax, con la sua brava seduta a seguirne il profilo. Altra possibilità è quella di destinare questo angolo rilassante a zona pranzo o snack, a seconda delle dimensioni del tavolo. Infine, chi lavora in casa potrà adibire questo luogo speciale a ufficio, con la scrivania circondata dalle vetrate. Una soluzione da privilegiati, ma con il rischio che la vista sul mondo distragga dai propri doveri…
Luce del Nord
Una scrivania in legno dal taglio nordico e tanta luce tutto intorno, appena schermata da tende bianche e leggere. Nella camera da letto ripensata da Isabella Franco il bovindo diventa home studio, trasformando Milano in una città scandinava.
Come una veranda
Nella casa progettata a Los Angeles da Studio Keeta le alte finestre su tre lati della stanza ne diventano le grandi protagoniste. Ampio e accogliente, il bay window si estende sul verde del giardino, per un angolo colazione nel verde. Foto di Austin Leis.
Angoli e curve
Una seduta in muratura e legno che disegna un arco. Trasformando gli spigoli in curve. È la soluzione trovata da Giacomoni Architectures nel ristrutturare una casa a Marsiglia. E creare così un luminoso spazio dining. Foto di Lisa Martens Carrillo.
Passato e presente
Boiserie e vetri piombati rendevano già speciale la finestra nel salone di una residenza parigina. A farne un luogo da sogno ci ha pensato Vanessa Faivre, che ne ha ridipinto l’interno di blu e inserito una panca imbottita dal taglio moderno. Foto di Frenchie Cristogatin.
Boudoir moderno
Un soffice divanetto color panna crea una sognante zona di relax nella camera padronale di una grande casa di Parigi. A inondare l’ambiente di luce ci pensano le pareti bianche, i pavimenti in legno chiaro e, naturalmente, le finestre. Rigorosamente spoglie. Progetto di Murs et Merveilles, foto di Sophie Lloyd.
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