Un ingresso accogliente: 5 idee per organizzare una entrata brillante

Dalla scelta dei colori a quella delle luci, dall’attaccapanni allo specchio, i punti da tenere presenti per dare personalità a uno spazio a volte trascurato
È il primo spazio che attraversiamo entrando in casa. E l’ultimo che visitiamo prima di uscirne. Eppure avere un ingresso accogliente non è così scontato. Spesso trascurato a favore di altri spazi dalla più lunga permanenza, rischia proprio per questo di non essere all’altezza del suo ruolo. Innescando un circolo vizioso che lo rende sempre meno interessante… Per interromperlo, non c’è che trasformare questo non luogo in uno spazio con una sua identità, che sviluppa la propria aspirazione all’accoglienza. Attraverso sia la bellezza sia la funzionalità.
Dichiarazione di stile, l’ingresso potrà scegliere colori e design in linea con il resto della casa, introdurli con morbidezza attraverso una loro variante soft o, al contrario, proporsi subito con forza e decisione. Non c’è una regola nella scelta dei toni, se non quella di evitare la creazione di un ambiente troppo buio, che scoraggi a entrare. Per il resto, anche le pareti dipinte di scuro potranno avere il loro perché, a patto di scegliere la giusta illuminazione.
L’importanza della luce giusta
Né troppo bassa né troppo aggressiva, la luce artificiale all’ingresso potrà nei casi più fortunati essere coadiuvata da quella naturale. In presenza di una finestra o di una vetrata su un locale attiguo, è bene non sottovalutarne la forza. E, anzi, sottolinearla. Eventualmente anche sistemandovi sotto una panchetta o una consolle. Perfette in un ingresso, invitano entrambe alla calma. A sostare un attimo per riordinare pensieri e oggetti.
Immancabile sul ripiano troveremo uno svuotatasche o comunque uno spazio per le chiavi, mentre nei pressi della seduta non farà male avere una scarpiera dove riporre le calzature appena tolte. O quelle da indossare. Assecondando la sua possibile natura di vestibolo, l’ingresso è lo spazio ideale anche per collocare un guardaroba, o almeno un attaccapanni.
Giacche e cappotti potranno restare a vista o finire nascoste dietro una discreta anta, a seconda del nostro stile di vita, oltre che di arredo. Last but not least, lo specchio. Piccolo o grande, a figura intera o composto da una serie di piccoli pezzi, questo importante complemento d’arredo è capace di ampliare visivamente lo spazio creando interessanti giochi prospettici. Oltre, ovviamente, a consentirci un’ultima sistemata prima di uscire.
Dipinto di blu

Non passa certo inosservato, l’ingresso ripensato da Vanessa Faivre. Il merito va alla vernice blue Klein che ricopre pareti, soffitto e porte ridisegnando le profondità, ma non basta. A dare luce, armonia e movimento è essenziale la vetrata con annessa panchetta. Foto di Frenchie Cristogatin.
Compatto

E quando l’ingresso non c’è, lo si crea. È quanto ha fatto Poësis Studio in questo suo progetto, dove un guardaroba con annessa seduta profonda introduce al resto della casa. Segnandone lo stacco grazie al colore e a un pannello a listelli see through. Foto di Sophie Lloyd.
Très Chic

L’anima dell’appartamento è già tutto qui, nel suo luminoso ingresso. Tra archi, specchi, boiserie, panchette e vetrate, lo studio Murs et Merveilles ha giocato con una elegante funzionalità, facendo di un punto di passaggio una stanza da vivere. Foto di Sophie Lloyd.
La porta rossa

Una porta a bilico laccata a poliestere rosso mattone segna il passaggio tra ingresso e corridoio di un grande appartamento milanese. Illuminato dalla superficie lucida e riflettente, l’ambiente introduce a una infilata di pannelli tappezzati e bordati di ottone, accessi ad altri spazi e stanze. Progetto di kick.office.
Mix & Match

L’ingresso allo showroom di Atelier CVD riunisce alcuni dei temi portanti del lavoro dello studio parigino. Non poteva dunque mancare una finestra sullo spazio adiacente, così come un delicato gioco di contrasti tra il bianco del soffitto, il menta di una parete e la wallpaper dell’altra. Dotata, ça va sans dire, di indispensabile specchio. Foto di Sophie Lloyd.
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