Cucina semi aperta: 5 idee per uno spazio vivace e funzionale

di Camilla Marini

Cucina semi aperta: 5 idee per uno spazio vivace e funzionale
Progetto di Vanessa Faivre, foto di Frenchie Cristogatin

Né aperta né chiusa, ma separata da un arco o da una porzione di muro, la zona cottura guadagna quel po’ di indipendenza che fa bene all’armonia complessiva

Tra la cucina aperta e quella chiusa esiste una terza via: la cucina semi aperta. Se la definizione non brilla per fantasia, la sua realizzazione è in compenso una bella sfida per designer e architetti. Parliamo infatti di un vano che prende le distanze dalle zone attigue con elementi come piloni, colonne e frammenti di muro. Segno inequivocabile del passaggio da un ambiente all’altro, queste strutture possono anche assumere la forma di un arco o di un semiarco, accennando a quella porta che in un’altra situazione avrebbe nettamente diviso le stanze. Qua, invece, la zona cottura e di lavoro trova spazio in una porzione di sala e, pur non rassegnandosi a esserne completamente inglobata, ne risulta comunque parte integrante. 

Rispetto alla cucina aperta, che segna di solito lo stacco dal soggiorno con un tavolo o con un’isola che ne fa all’occorrenza le veci, quella semi aperta chiede perlopiù aiuto a un elemento in muratura dai contorni più o meno gentili. Il varco può essere privo di cornice e di profili ed essere talmente ampio da affidare a poche decine di centimetri di muro il compito di separare i locali. Dipinto come il resto delle pareti, può puntare su una forma discreta, con angoli curvi o squadrati.

Quella porzione di muro che fa la differenza

Alla cucina resteranno solo tre pareti intere per accogliere pensili e colonne e avrà quindi meno spazio di stoccaggio della classica soluzione chiusa. Rispetto a quella completamente open, però, avrà il vantaggio di poter accostare i mobili a quella parte di muro, nascondendone il fianco e in parte anche quanto vi accade tutto intorno. A tutto vantaggio dell’armonia complessiva.

Altra possibilità è che, pur senza chiudere troppo alla vista la cucina, il varco che la introduce catalizzi lo sguardo distraendo da quanto accade al di là. Combinando forme, materiali e colori, può puntare su una cornice in legno o in metallo così come su una vernice a contrasto stesa solo sulla profondità. Texture e finiture faranno il resto, eventualmente accordandosi con quelle scelte per gli arredi di uno dei due ambienti o di entrambi. 

Non trattandosi comunque di uno spazio chiuso, la cucina dovrà essere mantenuta pulita e ordinata come nel caso della soluzione open space, condividendo con questa la maggiore ariosità e la facilità di movimento, con la possibilità di collocare sul passaggio un tavolo da pranzo o una panca snack. O, ancora, una penisola che ne delimiti ulteriormente i confini.

Modulo stondato

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Angoli smussati e pavimenti diversi da Alexandra Druesne

C’è una cantinetta per i vini al centro del passaggio tra la sala da pranzo e la cucina del progetto di Alexandra Druesne. Dai bordi stondati quanto quelli del varco e dei piano di lavoro, segna uno stacco in collaborazione con il pavimento piastrellato a contrasto con il parquet del soggiorno.

Casa di bambola

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Un cucinotto dallo stile vintage per Atelier Devergne

Dall’allure d’altri tempi, il cucinotto firmato da Atelier Devergne in un appartamento parigino occupa uno spazio separato rispetto alla zona pranzo. A renderlo speciale sono i colori neutri, l’arco dal profilo a contrasto e la luce dalla finestra sopra al lavello.

Dettagli dorati

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Una penisola colorata tra i frontali in rovere di Bocklip

Separata da un semiarco, la cucina proposta da Bocklip sceglie come punto focale la penisola con banco di lavoro. Rivestita da ceramiche verdi, ha lo zoccolino in ottone, lo stesso che corre lungo il bordo della cappa e della mensola alle sue spalle. Foto di Olivier Hallot Photographe.

Legno e quarzite

Una cucina semi aperta con isola tra i due locali
L’arco in rovere e i top in quarzite della cucina firmata da Vanessa Faivre

Un profondo e spesso arco rivestito in legno di rovere introduce la cucina dalla sala nella casa ristrutturata da Vanessa Faivre. A fare da trait d’union provvede la quarzite, usata sia per il backsplash e il piano di lavoro sia per il top dell’isola al confine tra gli ambienti. Foto di Frenchie Cristogatin.

Contrasti très chic

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Color block per la dimora ridisegnata da Nuée Architecture

Nell’Hotel Gilbert, casa vacanze a Metz ridisegnata da Nuée Architecture, la cucina occupa uno spazio inedito nell’anticamera della stanza da letto. Dominata dal bianco di mobili e sospensioni,  gioca sul contrasto con il cobalto degli alti sgabelli e l’arancione dell’arco. Foto di BCDF studio.

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