La geniale versatilità della panca: 5 progetti che dimostrano la flessibilità di un mobile pieno di risorse  

di Camilla Marini

Una doppia panca crea un salotto elegante e minimalista dai toni polverosi
Due panche imbottite nel salottino firmato da GCG Architectes

Dall’ingresso al salotto, dalla zona pranzo al bagno, non c’è spazio né stile che non possa accogliere questo arredo dallo spirito poliedrico

Strano mobile, la panca. Tutti sanno che cos’è, ma definirla non è così facile. La ragione sta nel suo bello, ossia la versatilità. Nonché nella miriade di forme che può assumere. Quello che si sa è che si tratta di una seduta, generalmente priva di braccioli e di schienale, dalle dimensioni variabili ma di solito capace di accogliere almeno due persone. Per quanto si segnalino pure i modelli singoli.

La base può essere piena ed eventualmente dotata di vano contenitore – come accade nella sua storica variante, la cassapanca -, ma non mancano le versioni sospese o con le gambe. Adossabile a una parete quando non integrata a questa, occupa meno spazio delle sedie e risulta provvidenziale per un angolo pranzo così come per un salotto. In questo caso, non è raro che sia ricavata da uno scalino, da una pedana o comunque da un dislivello strutturale della stanza.

Con o senza cuscini, la panca è sempre utile

La presenza di una imbottitura è essenziale per renderla comoda e accogliente, ma la sua assenza ne consente l’impiego, al bisogno, anche come semplice piano di appoggio. I materiali sono i più diversi, dato che possiamo parlare di panca sia davanti a un rustico sedile in legno sia con un più minimalista mobile in metallo. Se parte di un arredo più imponente, come un armadio nell’ingresso, una libreria in sala o un guardaroba in camera, ha la capacità di alleggerirne visivamente la struttura dandogli movimento e regalandogli una funzione in più.

Adattabile all’andamento di una nicchia, sempre la panca può assumere quando serve una forma incurvata, che abbracci magari un tavolo rotondo, oppure riempia lo spazio sotto a una finestra, dando vita così a una romantica seduta con vista. Cuscini e base morbida saranno in questo caso auspicabili, foderati en pendant con le tende, il resto dell’arredo e le pareti, o a contrasto. Già, perché tra i vantaggi di questo piccolo grande mobile proteiforme c’è pure quello di adattarsi agli ambienti e agli stili più diversi. Discreto e mimetico quando conviene, esuberante e protagonista quando l’occasione lo consente.

Come un nido

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La panca è integrata nella libreria nel progetto di Atelier CVD

Uno spazio accogliente e funzionale. Con questa panca integrata nella libreria, Atelier CVD soddisfa appieno le esigenze dei proprietari di questa casa parigina. Comoda e profonda, per l’imbottitura riprende il blu della base, a contrasto con il vinaccia di nicchia e mobile. Foto di François Guillemin.

Avvolgente

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Colazioni da sogno sulla panchetta firmata da YSG Studio

Segue la curva della nicchia finestrata la panca progettata da YSG Studio. Affiancata da un piccolo tavolo rotondo e sovrastata da una spettacolare vetrata dagli inserti colorati, accoglie prime colazioni e light lunch sotto il segno del buonumore. Foto di Anson Smart.

Nell’attesa

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Allure rétro per l’ingresso con panchetta disegnato da Murs et Merveilles

L’ingresso disegnato dallo studio Murs et Merveilles accosta il colore al bianco gesso, introducendo elementi moderni nel contesto d’epoca di un appartamento haussmanniano. La piccola panca imbottita sotto lo specchio dorato guarda al passato, recuperandone la raffinatezza dei dettagli. Foto di Sophie Lloyd.

Vis-à-vis

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Un perfetto equilibrio tra volumi e colori per il salottino pensato da GCG Architectes

Base squadrata dipinta di blu e verde menta, come la parete, e cuscini grigi caratterizzano le panche gemelle del salotto pensato da GCG Architectes. Poste l’una di fronte all’altra e a breve distanza, favoriscono confidenze e relax. Foto di Nicolas Mathéus.

Quasi un boudoir

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Una sala da bagno che diventa salotto per GCG Architectes

Con una finestra così, si poteva forse rinunciare a una seduta? Raffinato quanto un salottino, il bagno firmato da GCG Architectes sceglie i toni più chiari del verde sia per la carta da parati sia per il cuscino che trasforma il sottolavabo in poltroncina. Foto di Benjamin Colombel.

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