Bagno en suite: 5 idee per ricavare un magnifico spazio tutto per noi
Dalle dimensioni spesso ridotte ma dall’enorme comodità, questa preziosa stanza privata richiede una progettazione attenta ai più piccoli dettagli
Tutto è cominciato in hotel. Lì il bagno en suite è una priorità. L’alternativa, certo più economica, mette a dura prova privacy e nervi. In casa la faccenda è un po’ diversa, e quel locale in camera assume più la forma di un piccolo grande lusso. Che, quanto la cabina armadio, riteniamo perlopiù appannaggio degli spazi più generosi. In realtà le cose non vanno sempre così e può capitare che l’unico posto utile per collocare i servizi sia proprio la stanza da letto. Con passaggio obbligato, quindi, da un ambiente quasi altrettanto intimo e privato. Queste però sono eccezioni.
Nella maggior parte dei casi, una piccola stanza con doccia e sanitari nei pressi del letto è una coccola che ci concediamo quando in casa ne esiste un altro, di bagno, spesso più spazioso e, diciamo così, di rappresentanza. Da qui, la doppia comodità di un luogo solo nostro – e accessibile facilmente anche nel cuore della notte – e di uno aperto al resto della famiglia e agli ospiti. Tralasciando qui le infinite possibilità offerte da una casa spaziosa – e con le tubature giuste – dove ciascun abitante possiede il proprio bagno, passiamo a vedere come questo possa presentarsi.
Vetrate e colori per illuminare l’ambiente
Esiste la possibilità che si tratti solo di uno spazio doccia. O che si limiti ad accogliere la vasca. In questi casi, la presenza di una porta e a volte addirittura di pareti è opzionale. In tutti gli altri, si tratta di capire come farle, quelle porte, e quanta luce dare alla stanza. Se c’è già una finestra il gioco è facile e il problema si sposta sull’opportunità o meno di inglobarvi il box doccia o mettervi sotto il lavandino.
Quando invece abbiamo un vano cieco, o ci si rassegna alla sola luce artificiale o si apre una vetrata o una finestra interna che sfrutti quella che giunge in camera dall’esterno. A questo scopo fa gioco anche la porta, scelta spesso a vetri anche per questo scopo. C’è poi la questione metratura. Che impone magari che quella stessa porta sia scorrevole e che l’interno del bagno en suite sia studiato al millimetro. Con relativi lavabi lillipuziani e la rinuncia, qui, al bidet.
Rivestimenti e colori fanno il resto. C’è chi punta sulla continuità con la stanza da letto e dipinge le pareti con le stesse vernici. E chi, invece, preferisce segnare la differenza, trasformando il bagno in un universo realmente a sé stante. Per i pavimenti la scelta è quasi sempre obbligata. E, almeno che anche la camera li abbia in resina, marmo o ceramica, difficilmente il bagno potrà condividerne lo stile.
Doccia di luce
Dalle pareti verde oliva come la camera, la salle de douche ideata da Atelier CVD non ha porte né, quasi, pareti. Pezzo forte è la vetrata dai profili neri, provvidenziale nel far passare la luce della finestra inglobata nel vano. Foto di François Guillemin.
Spazi ben calibrati
Elegante quanto essenziale nell’uso di materiali, forme e colori, lo spazio doccia della suite padronale disegnata da Atelier Hans non ha porte ma un passaggio a semiarco. Che provvede a illuminarlo insieme alla stretta vetrata accanto al letto. Foto di Anne-Emmanuelle Thion.
Rigore geometrico
Nell’appartamento progettato da Vanessa Faivre per una famiglia di Parigi ogni camera ha il proprio bagno. Con una libreria che vi si insinua, quello del figlio ha interni grigi e dettagli neri, in linea con lo stile geometrico della wallpaper in stanza. Foto di Frenchie Cristogatin.
Specchio specchio…
La testata del letto nasconde la vasca, collocata alle sue spalle, tre scalini più su. Giocato su una simmetria quasi perfetta, il progetto di Hauvette & Madani prevede pure un doppio lavabo sotto un grande specchio. Con un raffinato rincorrersi di riflessi tra le ante dei mobili d’angolo. Foto di Matthew Avignone.
Quasi monastico
In questo appartamento ristrutturato da Hugo Chauwin, il bagno della camera padronale ne condivide l’elegante uso del legno e la raffinata pulizia di linee. A segnare lo stacco da un ambiente e l’altro sono i pavimenti, rivestiti da piastrelline nella salle de bain. Foto BCDF studio.
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