September morn
Il viola sfavillante degli aster annuncia l’imminente cambio di stagione: benvenuto autunno!
Stavo ragionando su come le piante siano perfette indicatrici dello scorrere del tempo, riconoscono quando è il momento di sbocciare, mettere nuove foglie o allungare i rami, avvertendo impercettibili mutazioni dell’ambiente senza bisogno del calendario. In altre parole, vedono ciò che noi non sappiamo. Quando sbocciano, gli aster, chiamati comunemente settembrini, ci informano che l’estate sta volgendo al termine, insieme al colchico e al ciclamino, guarda caso tutte fioriture viola, colore determinato da composti chiamati antociani presenti in molte piante, che variano a seconda del pH vegetale e tendono ad assumere tonalità più rosse o appunto viola via via che le temperature si fanno più basse.
Gli aster mi sono sempre piaciuti: in giardino sono presenze leggere che formano una massa colorata molto scenografica. Tuttavia, non ho il terreno adatto a renderli felici: vogliono terreno umido e non troppo caldo, una combinazione poco replicabile in un giardino a bassa manutenzione come il mio uliveto e neppure nel boscogiardino dove avevo provato a coltivarli con poco successo. Un giardino che frequentavo da giugno a settembre, troppo poco per garantire loro una idratazione sufficiente…
Articolo pubblicato su Home! di settembre
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