Magnifiche porte a vetri: 5 varianti di una soluzione versatile ed efficace
Capaci di separare gli spazi senza chiuderli troppo, lasciando fluire luce e sguardi, trovano una possibile applicazione in quasi tutti gli ambienti di casa
Dal bisogno di luce a quello di spazio, le porte a vetri possono essere la risposta. Difficile pensare a una situazione poco adatta a loro. Anche quando c’è bisogno di privacy, infatti, basta scegliere un materiale traslucido o lavorato per confondere gli sguardi. Senza limitare però la luminosità. Proteggerla e, quando possibile, intensificarla, è una delle principali funzioni delle vetrate.
Accanto, troviamo il desiderio di non chiudere totalmente un ambiente, consentendo almeno alla vista di raggiungerlo liberamente. Ecco allora che le porte a vetri risultano provvidenziali tra la cucina e la sala da pranzo o il salotto. Con lo spazio di lavoro e cottura comunque separato, a tutto vantaggio dell’ordine del soggiorno, ma non costretto da una chiusura punitiva.
Personalizzano gli ambienti più grandi e ampliano quelli piccoli
Soluzione attuabile in case piccole e grandi, anche se per ragioni diverse, la vetrata apribile può prendersi l’intero spazio, facendo le veci di una parete, per quanto trasparente. Su quest’ultimo aspetto del vetro si gioca gran parte della partita. Che un vetro sabbiato o cannettato consenta più applicazioni di uno extrachiaro non ci sono dubbi. Limitando parzialmente la vista, protegge da una parte da occhi indiscreti e dall’altro nasconde spazi eventualmente in disordine o comunque non presentabili.
Creando intimità, il vetro traslucido protegge anche dalle distrazioni, rivelandosi un buon alleato in uno studio. Poi, naturalmente, viene il bagno. Dove, come da noi, il WC non è separato, la porta a vetri è generalmente quella della stanza stessa, scelta soprattutto in caso di locali ciechi. Quando invece la toilette occupa uno spazio a sé, può essere provvidenziale lasciarle almeno l’illusione di una apertura.
Più classico è l’impiego nella doccia, specie quando questa occupa uno spazio più generoso del classico box. Per finire, la stanza da letto. Lasciarla completamente a vista potrebbe essere un azzardo, ma anche qui possiamo scegliere tra diversi livelli di chiusura e trasparenza. Senza escludere, comunque, la possibilità di farne la protagonista assoluta della casa. Incorniciata dal raffinato telaio di una vetrata.
Vedo non vedo
Nel bagno padronale disegnato dallo studio heju, doccia e WC sono chiusi in vani separati, l’uno introdotto da due ante vetrate, l’altro da una sola, identica. Il vetro è cannettato per garantire la privacy senza togliere luce. Che invade comunque il locale con la raffinata vasca centrale.
Nella mansarda
Negli spazi ricavati dal sottotetto di una casa a Montrouge, Nicolas Bossard Architecture ha creato nuovi spazi giorno e notte. Per separarli ma non troppo, ha pensato a una struttura in legno e vetro che segue l’andamento trapezoidale di soffitto e pareti. Foto di BCDF studio.
Camera a vista
Le case vacanza possono permettersi soluzioni coraggiose. Come quella di fare della stanza da letto l’assoluta protagonista, a vista sulla zona giorno. A sottolinearne la bellezza, la grande vetrata bordata cobalto a contrasto con i dettagli rossi della camera. Progetto di Wojtyczka Pracownia Projektowa, foto di Mood Authors.
A tutta luce
Dove prima c’era la cucina, Constance Laurand ha realizzato uno spazioso bagno, con la doccia che ingloba l’ampia e bella finestra. E per la luce? Nessun problema: a quella ci pensa la grande porta a vetri, alta fino al soffitto e dal telaio candido quanto le pareti del locale. Foto di Nicolas Mathéus.
Angoli curvi
La coloratissima sala da pranzo di questo appartamento parigino guarda alla cucina attraverso una porta a vetri realizzata su misura. Dal profilo stondato che richiama la forma delle lampade e un generale senso di morbidezza che caratterizza l’intero ambiente. Progetto di Andrea de Busni, foto di Clément Gérard.
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