Red carpet

di Simonetta Chiarugi

Red carpet

Sfavillante nei suoi colori accesi, l’erica è la regina indiscussa dell’autunno!

Avrei sempre voluto coltivare l’erica, a dire il vero ci ho anche provato nel boscogiardino. Non era un’idea troppo azzardata in quanto, qua e là, la pianta era già presente allo stato naturale nelle radure che si aprono tra i boschi di latifoglie come faggi, querce e castagni, ma anche tra le ombre fitte degli abeti rossi e dei pini neri. In quei luoghi l’erica trova il terreno ideale: la lenta decomposizione delle foglie che cadono al suolo contribuisce a bilanciare l’acidità e a migliorare la struttura del terreno, favorendo allo stesso tempo anche la decomposizione degli aghi delle conifere.

Red carpet

Questa convivenza vegetale crea un suolo più equilibrato e fertile rispetto a quello di un bosco dominato esclusivamente dalle conifere, dove invece l’acidità tende a diventare eccessiva e a impoverire la biodiversità. Così, aggiunsi un po’ di aghi di pino nella buca di impianto, come avevo letto da qualche parte; tuttavia qualcosa andò storto, le piantine di erica perirono e abbandonai l’idea di coltivarle. Negli animi romantici erica fa rima con brughiera. Ho visto con i miei occhi la potenza e la bellezza di quei paesaggi selvaggi, mi sono spinta fino al nord della Francia, in un promontorio sul mare sorvegliato da un faro e spazzato dal vento…

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