Specchio da bagno a tutta parete: 5 idee per creare un ambiente spettacolare
Applicato dal pavimento al soffitto o solo sopra il lavandino o la vasca, su un solo muro o su due adiacenti, un’ampia superficie riflettente regala uno stile unico alla stanza del benessere
Possiamo appenderlo come un quadro sopra al lavandino. Oppure optare per uno specchio da bagno a tutta parete. Senza confini se non quelli del muro. E a volte neppure quelli. In questi casi sarà il riflesso stesso a diventare protagonista, allargando visivamente la stanza e regalando prospettive sorprendenti. Una via di mezzo è rappresentata da quegli specchi che sovrastano il lavabo, eventualmente inglobando anche la rubinetteria, ma rinunciano a rivestire l’intera superficie.
Che siano molati o con una cornice, dal profilo dritto o stondato, anche in questi casi si tratta di complementi di arredo che occupano buona parte dello spazio disponibile, restituendolo con gli interessi. Con uno specchio particolarmente generoso è più facile anche generare il cosiddetto effetto Droste. Dal nome della marca di cacao olandese sulla cui lattina si vedeva una infermiera dotata di vassoio con sopra la stessa confezione con analoga figura, la serie di immagini ricorsive si crea facilmente ponendo due specchi l’uno in faccia all’altro. E, soprattutto, mettendocisi in mezzo.
E se giocassimo con i piani inclinati?
Ancora più complesso è il gioco che si ottiene quando gli specchi sono posti perpendicolarmente tra loro, su sue pareti adiacenti. Eventualmente, uno dei due potrà rivestire l’anta (o le ante) di un sempre utile mobile pensile, spezzettando così le immagini e dando la possibilità di cambiarne l’inclinazione. Già, perché non è neppure detto che le superfici siano sempre ortogonali.
Capita che gli angoli della stanza non siano retti così come non lo siano gli eventuali tramezzi o, perché no, le pareti del box doccia. Se almeno una di queste è in muratura, perché non usarla come sostegno di uno specchio a figura intera? Anche in questo caso l’effetto luce e spazio in più è assicurato, si tratta solo di escogitare il modo per mantenere la superficie sempre perfettamente pulita…
Trompe l’oeil
Nel bagno di Villa La Roseraie, edificio Art Déco costruito nel 1934 e in corso di restauro dal 2020, il lavoro congiunto di Dries Otten e Axelle Vertommen ha dato vita a questa spettacolare doccia dalle pareti stondate e specchianti. L’ideale per esaltare il resto della stanza, rimasta intatta da quasi un secolo. Foto di Luc Roymans.
Onda su onda
Nella spa dell’Hotel Montalembert, a Parigi, lo Studio Batiik ha creato un ambiente accogliente e minimalista allo stesso tempo. Parte del successo è dovuto ai grandi specchi sulla parete, abbracciati da una profonda cornice in legno dalla linea sinuosa quanto i lavandini e il décor delle mattonelle. Foto di Alexandre Tabaste.
Doppio registro
Tra quello continuo sopra la vasca e quelli applicati sulla parete adiacente, sopra il lavandino, gli specchi dominano la parte alta del bagno firmato dallo Studio Haddou-Dufourcq a Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi. Alla base, fanno da controcanto le raffinate venature del marmo. Foto di Stephan Julliard.
Circense
Aiutato dalla decorazione a spicchi del soffitto, lo specchio a tutta parete raddoppia lo spazio del bagno disegnato a Berlino da Fabian Freytag. Contribuiscono all’effetto magico e giocoso le grandi lampade sospese come trapezi sul doppio lavabo e il pavimento piastrellato a strisce. Foto di Kozy Studio.
Ovattato
Si respira un’aria di assoluta serenità nel bagno immaginato da Caroline Andréoni per la stanza dei bambini del suo progetto Beauséjour. A fare la magia sono il colore neutro dei muri e il bianco di lavandino e rubinetti, ma soprattutto il gioco di riflessi degli specchi applicati ad angolo sulle pareti. Foto di Clément Gérard.
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