Vetrate colorate: 5 idee per sfruttare il potere trasformativo di luci, cromie e trasparenze
Realizzate con la tecnica antica della piombatura o seguendo metodi contemporanei, porte, finestre e pareti divisorie in vetro variopinto trasformano ogni ambiente in un luogo unico
Delle prime non è rimasta traccia, essendo andate distrutte. Le vetrate colorate, però, esistevano già in epoca romana, tanto che Plinio il Giovane ne parlava nelle sue lettere. Successivamente, l’arte di produrre vetro variopinto e di assemblarlo in luminosi pannelli avrebbe donato a chiese e cattedrali del Medio Evo quella magica atmosfera che ancora oggi ci incanta. Anche se con soggetti e fini diversi, queste creazioni potevano dare sfoggio di sé anche nelle case e, comunque, nei palazzi civili.
Il metodo principale per realizzarle era quello noto come piombatura, basato sull’impiego di un trafilato a H appunto di piombo che seguiva il perimetro dei singoli pezzi di vetro per poi consentirne la saldatura a stagno. L’altrettanto nota tecnica Tiffany, entrata in voga nei primi del Novecento dal nome del suo ideatore, Louis Comfort Tiffany, si basa su un principio analogo, ma rende le operazioni più semplici. Tutto merito di un nastro di rame adesivo che avvolge i singoli pezzi di vetro, poi assemblati su un modello, eventualmente curvo come quello della nota lampada. Da questo simbolo Art Nouveau si sarebbe velocemente passati a paraventi, porte e finestre e, così, a interni dai sorprendenti giochi di luci.
Vetri piombati: una tecnica antica per décor moderni
Oggi le vetrate colorate possono sfruttare le tecniche sopra accennate o basarsi su altri metodi di intelaiatura delle lastre di vetro, a seconda delle dimensioni, dell’eventuale disegno e della destinazione. Applicate alle finestre, filtrano i raggi del sole regalando alla casa magnifici colori diversi a seconda dell’ora del giorno. Utilizzate per le pareti divisorie, consentono di separare gli ambienti e preservarne la privacy senza privarli della luce. Applicate su porte e finestre interne, le trasformano in opere d’arte che decorano la casa senza nulla perdere della loro funzionalità.
A variare sono anche le stanze che le accolgono. Usate in un soggiorno, possono separare la cucina dal living senza chiuderla completamente. Installate in bagno, sono un’alternativa al classico cristallo del box doccia quanto una scenografica alternativa al vetro satinato della finestra. In camera, possono chiudere la cabina armadio o il bagno en suite, assicurando loro luce senza comprometterne la discrezione. Se poi l’ingresso risulta un po’ buio, ecco che i vetri provvedono a rischiarlo, offrendo anche a lui la sua brava fantasmagoria di colori.
Vista interna
Nel progetto firmato da Hava Castro i vetri piombati sono sfruttati per donare alla casa un impareggiabile fascino Art Déco. E trasformare un triste affaccio su un interno in una luminosa opera d’arte. Foto di Frenchie Cristogatin.
Riflessi di luce
Uno straordinario gioco di riflessi e trasparenze caratterizza l’ingresso realizzato da GCG Architectes in una casa parigina. Giocati sugli stessi toni di colore, il rivestimento del guardaroba dialoga con la vetrata, mentre gli specchi completano il discorso. Foto di Francis Amiand.
Ritorno alle origini
Nella veranda di un villino Liberty a Roma, i vetri cattedrale rosa, gialli e verdi originali erano stati sostituiti con ben più anonimi cannettati. Nel trasformare questo spazio nell’estensione del soggiorno Studio Tamat gli ha restituito colori e fascino di un tempo usando però tecniche moderne. Foto di Serena Eller Vainicher.
Eterea
A Londra, la sala di una ex chiesa dell’Ottocento ospita oggi uno spazio coworking. Per chiudere il mezzanino con relativa scala e, insieme, rendere omaggio alla storia del luogo, lo studio Surman Weston ha realizzato una vetrata dai toni pastello. Sottolineata dalla struttura in acciaio verniciato di bianco. Foto di waimingus.
Gemme di vetro
Una serie di tessere colorate e trasparenti incornicia l’ingresso della casa firmata a Melbourne da YSG Studio, regalando alla hall luce e leggerezza. Sulla parete dipinta di chiaro, una serie di appendiabiti in vetro riprende i toni della decorazione. Foto di Anson Smart.
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